lunedì 6 febbraio 2012

Storia Windows


Le origini
La prima versione indipendente di Microsoft Windows, la versione 1.0 rilasciata nel 1985, non aveva un gran numero di funzionalità ed ebbe scarso successo. Windows 1.0 non forniva un sistema operativo completo, ma era un'estensione dell'MS-DOS e perciò ne condivideva problemi e limiti. Inoltre i programmi distribuiti con la prima versione comprendevano "applicazioni giocattolo" con poca attrattiva per gli utenti aziendali. A limitare le funzionalità di Windows erano soprattutto alcune cause legali con Apple. Inoltre non vi era il "cestino", in quanto Apple sosteneva di detenere i diritti su questo paradigma. Microsoft in seguito ha rimosso entrambe le limitazioni sottoscrivendo un contratto di licenza. Microsoft Windows versione 2 uscì nel 1987 e guadagnò leggermente in popolarità rispetto al suo predecessore. Gran parte della sua popolarità derivava dal fatto che era incluso come "motore grafico" dei nuovi programmi a interfaccia grafica di Microsoft, Excel e Word per Windows. In pratica questi due programmi potevano essere eseguiti in MS-DOS, ma di fatto Windows veniva eseguito in automatico e poi chiuso all'uscita dei programmi. La versione 2 utilizzava ancora il modello di memoria reale. In questa configurazione, Windows poteva essere eseguito all'interno di un altro sistema di multitasking, che usava la modalità protetta del microprocessore Intel 80286. In alternativa, Windows 2 poteva funzionare in modalità protetta in autonomia, potendo così usare fino a 16 megabyte di memoria. Windows 2 era l'ultima versione del sistema operativo installabile su floppy disk, e priva di disco rigido. Poi venne rilasciata una versione provvisoria, chiamata Windows/386, che aveva il supporto per la "modalità avanzata" del microprocessore Intel 80386; la versione standard venne così ribattezzata Windows/286. La versione 2.03 causarono azioni legali da parte di Apple per le finestre sovrapposte e per altre caratteristiche che Apple pretendeva appartenere all'aspetto caratteristico del suo sistema operativo.
Il successo di Windows 3.0
Microsoft Windows ha ottenuto un deciso successo con Windows 3.0, rilasciato nel 1990. Oltre a funzionalità migliorate date alle applicazioni native, Windows 3.0 permetteva all'utente di usare i vecchi programmi MS-DOS con un multitasking migliore rispetto a Windows/386, grazie all'introduzione della memoria virtuale ed ai device driver virtuali caricabili dinamicamente. Questi miglioramenti resero i PC dei seri concorrenti dei Macintosh della Apple, ad un costo nettamente più basso. Windows 3.0 poteva funzionare in modalità di memoria reale, standard e 386 avanzata, ed era compatibile con ogni processore Intel. Windows all'avvio determinava in automatico la modalità di esecuzione, che poteva comunque essere stabilita da riga di comando. Il limite di queste caratteristiche di retrocompatibilità era che le applicazioni dovevano essere compilate per funzionare a 16 bit, senza poter quindi usare le potenzialità dei 32 bit sui processori 80386. Questa era venduta insieme al primo kit multimediale composto da scheda sonora e lettore di CD-ROM, nello specifico si trattava della Sound Blaster Pro di Creative Labs, insieme al titolo multimediale Microsoft Bookshelf. Questa versione era la precorritrice delle caratteristiche multimediali della successiva versione 3.1.  Le caratteristiche tecniche, il costo ridotto e le minori richieste di prestazioni rispetto a soluzioni analoghe, insieme al crescente supporto del mercato, fecero di Windows 3.0 un ampio successo, caratterizzato dalla vendita di 10 milioni di copie nei due anni che precedettero l'uscita di Windows 3.1. Windows 3.0 divenne la maggiore fonte di reddito per Microsoft, e guidò le scelte e i piani successivi dell'azienda.
Il flop di Microsoft Bob
Dopo il successo riscosso con Windows 3x, la Microsoft decise di rendere il proprio sistema operativo più grafico, e creò l'ambiente grafico Microsoft Bob. Questo sostituiva al paradigma della scrivania la rappresentazione di una casa, dove ogni oggetto rappresentava un'applicazione. Il prezzo elevato, la scomodità di utilizzo e la grafica non eccessivamente accattivante furono la principale causa del fallimento di questo software, che tuttavia conserva un ristretto numero di appassionati di abandonware. Unici superstiti, il cane Rover, molto simile a quello che appare durante la ricerca di file o cartelle sui nuovi sistemi operativi, la facciona di Bob che in MSN Messenger è un'icona, Will, il fumetto di William Shakespeare, e la palla rossa che sono alcuni assistenti di Office, e le animazioni di Rover che hanno ispirato un altro assistente, Rex.
La parentesi OS/2
Durante la seconda metà degli anni ‘80, Microsoft ed IBM svilupparono il sistema operativo OS/2 quale successore del DOS, con lo scopo di sfruttare i vantaggi della summenzionata "modalità protetta" del processore Intel 80286, compresa la possibilità di usare fino a 16 megabyte di memoria. OS/2 1.0 supportava la memoria virtuale su disco ed il multitasking, e permetteva di eseguire programmi DOS. L'interfaccia grafica non fu disponibile fino alla versione 1.1 di OS/2, rilasciata nel 1988. Tra le altre cose il Presentation Manager poneva l'origine dello schermo  nell'angolo in basso a sinistra, mentre Windows lo pone nell'angolo in alto a sinistra. La versione 1.2, rilasciata nel 1989, ha introdotto un nuovo file system  per rimpiazzare il file system File Allocation Table  usato da DOS e da Windows. Nei primi anni ‘90 l'alleanza tra Microsoft e IBM iniziò a incrinarsi. Microsoft aveva deciso di continuare lo sviluppo di Windows, mentre IBM desiderava proseguire solo con OS/2. Nel tentativo di risolvere questa tensione, le due aziende decisero che IBM avrebbe sviluppato OS/2 2.0, mentre Microsoft avrebbe sviluppato un nuovo sistema operativo, OS/2 3.0. Tuttavia questo accordo presto si ruppe, e la relazione tra IBM e Microsoft terminò. IBM continuò a sviluppare OS/2, mentre Microsoft cambiò il nome del sistema operativo che stava iniziando a sviluppare da OS/2 3.0 a Windows NT. Mantennero il diritto di usare tutte le tecnologie che erano state sviluppate fino ad allora; Windows NT fu scritto praticamente da zero e indipendentemente. Dopo una versione 1.3 temporanea che risolveva molti dei problemi delle versioni precedenti, IBM rilasciò la versione 2.0 di OS/2 nel 1992. Questo fu un notevole passo avanti: vi era una nuova interfaccia grafica orientata agli oggetti, chiamata Workplace Shell, che includeva un desktop e che era considerata da molti la migliore caratteristica di OS/2. Alcuni dei suoi aspetti furono ripresi in seguito da Microsoft per Windows 95. La versione 2.0 aveva anche una API a 32 bit, un migliore multitasking, e la possibilità di utilizzare lo spazio di indirizzamento di 4 gigabyte offerto dai processori Intel 80386. In realtà internamente vi era ancora molto codice a 16 bit, che fra le altre cose richiedeva che i device driver fossero a 16 bit. La versione 2.0 poteva anche eseguire programmi DOS e Windows 3.0, grazie al fatto che IBM conservava il diritto di usare il codice sviluppato congiuntamente con Microsoft fino al momento della rottura. A quel tempo, non era chiaro chi avrebbe vinto la cosiddetta "guerra del desktop": OS/2 aveva qualità tecniche superiori e alle spalle un'azienda del calibro di IBM, Windows invece richiedeva computer meno potenti e godeva di una diffusione già abbastanza elevata.
Windows 3.1 e Windows NT
In risposta all'imminente rilascio di OS/2 2.0, Microsoft sviluppò Windows 3.1 che consisteva soprattutto in correzioni di bachi e nel supporto multimediale. In seguito Microsoft rilasciò Windows 3.11, dapprima solo in versione "Windows for Workgroups" che includeva un deciso miglioramento nella gestione delle reti, che poteva essere eseguito solo in modalità "386 avanzata", richiedendo pertanto almeno un processore 80386. Entrambe le versioni ebbero lo stesso notevole successo di vendita della versione 3.0. Nonostante Windows 3.x in definitiva non avesse molte caratteristiche di cui invece OS/2 disponeva Microsoft in breve dominò il mercato delle interfacce grafiche per PC. La Windows API divenne lo standard di fatto nello sviluppo di software commerciale. La versione 3 aveva una veste grafica molto più ricca di colore e introduceva il supporto audio. La versione 3.11 consentiva di creare una Intranet, per collegare più computer. Nel frattempo Microsoft continuava nello sviluppo del nuovo sistema operativo a 32 bit chiamato Windows NT. Windows NT 3.1 arrivò in versione beta alla Professional Developers Conference di San Francisco nel luglio 1992. Microsoft annunciò alla conferenza anche i piani futuri, che includevano il successore di Windows 3.1 e un successivo sistema operativo, che avrebbe unificato in un unico sistema operativo Windows NT 3.1. In realtà non vide mai davvero la luce, e l'unificazione delle due linee di prodotto è avvenuta solo in Windows XP. I due principali problemi di Windows NT erano in definitiva gli stessi di OS/2: richiedeva un hardware troppo potente per l'epoca, e disponeva di pochi device driver di terze parti a causa della difficoltà di programmare il suo complesso modello di astrazione dall'hardware. Le case produttrici di hardware erano riluttanti a sostenere i costi di sviluppo di questi device driver, anche perché Windows NT era un prodotto poco diffuso sul mercato. Gli utenti inoltre non erano molto interessati a migrare a Windows NT: era richiesto un PC troppo potente e l'interfaccia utente era la stessa di Windows 3.1 ed era inferiore a quella di OS/2. Si era quindi in una fase di stallo: per le stesse ragioni OS/2 e Windows NT non decollavano, e Windows 3.1 continuava a guadagnare quote di mercato. Windows NT aveva caratteristiche che lo facevano perfetto per il mercato di server LAN, grazie alle opzioni avanzati di networking di cui disponeva, e grazie all'efficienza del nuovo file system NTFS. La successiva versione 3.5, seguita a breve distanza dalla versione 3.51, segnarono l'inizio dell'ascesa di Microsoft in questo segmento di mercato, che negli anni seguenti avrebbe finito con il dominare a spese di Novell. Una delle caratteristiche più avanzate introdotte con Windows NT fu la nuova API a 32 bit, pensata per sostituire la precedente API a 16 bit di Windows 3.1. Questa nuova API fu chiamata Win32, e la precedente prese il nome di Win16. L'API Win32 ebbe tre implementazioni: quella di Windows NT, una versione ridotta chiamata Win32s che poteva essere installata su Windows 3.1. In questo modo Microsoft cercò di assicurarsi un ponte di compatibilità tra tutte le sue versioni di sistemi operativi, e questa fu una carta vincente.
Windows 95
Dopo Windows 3.11, Microsoft iniziò a sviluppare una nuova versione del sistema operativo il cui nome in codice era Chicago. Chicago aveva lo scopo di implementare una nuova GUI per competere con OS/2 Workplace Shell. Fu inoltre concepito per essere un sistema pienamente a 32-bit e supportare il pre-emptive multitasking, come OS/2 e Windows NT, che avrebbe migliorato la sua stabilità rispetto al 3.11. Molte parti del nucleo del sistema operativo furono riscritte; altre passarono attraverso una profonda revisione. Le API Win32 furono adottate come interfaccia esterna , mantenendo però la compatibilità con le Win16 attraverso vari provvedimenti e stratagemmi. Microsoft non tradusse a 32-bit tutto il codice di Windows; alcune parti di esso rimasero a 16-bit per ragioni di compatibilità, prestazioni e tempo di sviluppo. Questo, e il fatto che numerosi difetti di progettazione dovettero essere ereditati dalle precedenti versioni di Windows, alla fine iniziò ad influire sull'efficienza e la stabilità del sistema operativo. Il reparto marketing di Microsoft adottò "Windows 95" come nome del prodotto avente nome in codice Chicago quando esso fu rilasciato nell'agosto1995. Microsoft ebbe un doppio vantaggio dalla sua nuova versione di Windows: innanzitutto rese impossibile ai consumatori usare un più economico DOS non-Microsoft; in secondo luogo, sebbene tracce di DOS non furono mai completamente rimosse dal sistema, e una versione di DOS veniva caricata rapidamente come parte del processo di bootstrap, le applicazioni di Windows 95 venivano eseguite esclusivamente in 386 Enhanced Mode, con un spazio di indirizzamento completamente a 32-bit e memoria virtuale. Queste caratteristiche rendevano le applicazioni Win32 in grado di indirizzare fino a 2 gigabyte di RAM virtuale , e prevenivano la possibilità che corrompessero lo spazio di memoria di altre applicazioni Win32. In questo senso le funzionalità di Windows 95 si avvicinarono a quelle di Windows NT, sebbene la famiglia Windows 95/98/ME non supportasse più di 512 megabyte di RAM fisica senza complessi "ritocchi" al registro. IBM continuò a commercializzare OS/2, producendo nuove versione con OS/2 3.0 e 4.0 . Rispondendo alle lamentele riguardo agli elevati requisiti hardware di OS/2 2.0, la versione 3.0 fu notevolmente ottimizzata sia nella velocità che nelle dimensioni. Prima che Windows 95 fosse rilasciato, OS/2 Warp 3.0 era già venduto preinstallato sui computer di diverse grandi catene di distribuzione di hardware tedesche. Comunque, con l'uscita di Windows 95, OS/2 iniziò a perdere quote di mercato. È probabilmente impossibile trovare una ragione specifica per cui OS/2 abbia fallito nel guadagnare una maggiore quota di mercato. Sebbene OS/2 continuasse ad eseguire applicazioni Windows 3.1, esso mancava di supporto per qualsiasi cosa eccetto il sottoinsieme Win32s delle API Win32 . Diversamente da Windows 3.1, IBM non aveva accesso al codice sorgente di Windows 95 e non c'era la volontà di spendere tempo e risorse per emulare il "bersaglio mobile" delle API Win32. IBM ha anche presentato OS/2 nel caso antitrust Microsoft, protestando per tattiche di concorrenza sleale da parte di Microsoft, ma molte persone sarebbero probabilmente d'accordo sul fatto che i problemi di marketing della IBM stessa e la mancanza di supporto agli sviluppatori contribuirono almeno altrettanto al fallimento.
Windows NT 4.0
Come parte dei suoi sforzi per introdurre Windows NT nel mercato delle workstation, Microsoft rilasciò Windows NT 4.0, che presentava la nuova interfaccia di Windows 95 costruita sopra al kernel di Windows NT
Windows 98
Il 25 giugno 1998, Microsoft ha rilasciato Windows 98, che è stato ampiamente riconosciuto come una revisione minore di Windows 95. Include nuovi driver hardware e il file system FAT32 per supportare partizioni di disco più grandi dei 2 GB consentiti da Windows 95. Microsoft, nel 1999, ha rilasciato Windows 98 Second Edition, dove la novità più importante è la "Condivisione connessione Internet", che come in NAT consente a più computer in una rete locale di condividere una sola connessione a Internet. Ha anche cercato di risolvere i problemi di stabilità introdotti dall'inclusione del browser in Windows 98.
Windows 2000
Microsoft presentò Windows 2000, che fu introdotto con successo sia nel mercato dei server che delle workstation. Windows 2000, ritenuto da alcuni la migliore versione di Windows fino ad ora, adottava una serie di caratteristiche, in particolare l'interfaccia utente da Windows 98, che lo resero abbastanza user-friendly e molto più stabile, preparando il terreno per la successiva versione, chiamata in codice 'Odyssey'. Questa fu annullata, e lo sviluppo si spostò su Windows XP. Fu tentata anche un'edizione di Windows 2000 per uso domestico, ma più tardi fu abbandonata e Windows ME prese il suo posto.
Windows Millennium Edition (ME)
Nel 2000, Microsoft presentò Windows ME, che era una sorta di Windows 98 ma con ancora più applicazioni incluse. Windows ME era un progetto sviluppato rapidamente in un solo anno che servì come ripiego temporaneo tra Windows 98 e il nuovo Windows XP in arrivo. Di conseguenza, Windows ME non fu riconosciuto come un sistema operativo eccezionale tra le linee di 95 o 98. Windows ME fu anche molto criticato per la mancanza di supporto al Real Mode del DOS.
L'unione delle due linee di prodotto: Windows XP
L'unificazione delle linee Windows NT/2000 e Windows 3.1/95/98/ME fu raggiunto con Windows XP rilasciato nel 2001. Windows XP usa il kernel di Windows NT; comunque esso finalmente segna l'ingresso del nucleo di Windows NT nel segmento consumer del mercato, per sostituire il ramo 16-bit, ormai datato.
L'aggiornamento del lato server: Windows Server 2003
Nel 2003, Microsoft rilasciò Windows Server 2003, un aggiornamento del sistema operativo per server che incorporava molte delle caratteristiche di Windows XP con migliorate componenti server come il Volume Shadow Copy Restore, Internet Information Services 6, 802.1X, e strumenti di amministrazione. Questo sistema operativo condivise lo stesso nome in codice di XP, e quindi, anche molte delle stesse caratteristiche, come il Supporto Nativo alle Bitmap integrato nell'interfaccia grafica. Una settima, Windows Server 2003 HPC è stata annunciata per l'uso in sistemi di calcolo su larga scala.
Windows XP a 64 bit
L'avvento dei processori AMD Athlon64 e dei più recenti Intel P4 6X0 ha fatto diventare realtà la possibilità del calcolo a 64 bit anche nei computer desktop . Martedì 26 aprile 2005, durante il WinHEC di Seattle, è arrivata la notizia ufficiale relativa al rilascio delle nuove versioni di Windows XP a 64 bit, rispettivamente chiamate "Windows Server 2003 x64 Edition" e "Windows XP Professional x64 Edition". Per meglio supportare questo momento di transito fra i 32 e i 64 bit la Microsoft ha incluso nel pacchetto di Windows l'applicativo WoW64 che permette l'esecuzione di codice a 32 Bit su piattaforme a 64 Bit. Altri vantaggi ci saranno in termini di memoria RAM supportata, infatti il limite precedente era pari a 4 GB mentre ora si parla di 16 terabytes. Anche la cache di sistema cresce da 1GB ad 1TB mentre il file di paging potrà avere dimensioni pari a 512TB, inoltre questa versione a 64 Bit di Windows viene fornita con un database di 16000 driver inclusi, la cui stabilità è però tutta da verificare considerando la poca maturità del codice. Le versioni a 64 bit di Windows supportano sia processori AMD sia processori Intel.
Windows Vista
Le vendite al pubblico di questo SO sono incominciate il 30 gennaio 2007. Lo sviluppo di Windows Vista ha avuto una gestazione lunghissima e travagliata: basti pensare che nel 2004 tutto il lavoro fatto venne cancellato e Microsoft ricominciò lo sviluppo da zero. Come risultato, molte delle caratteristiche che avrebbe dovuto avere Vista sono state cancellate: le più importanti sono il file system WinFS e la riscrittura di tutta la shell in codice gestito .NET. Le principali innovazioni di Windows Vista sono l'uso di un nuovo motore di rendering per le finestre, basato sulle funzionalità 3D delle moderne schede video, e un profondo rinnovamento della shell Windows Explorer. Vi sono poi molte altre novità, tra cui un pannello laterale chiamato “Sidebar” che permette l'inserimento di gadget, una versione più sicura di Windows Internet Explorer 7.0, una funzionalità di protezione per le operazioni amministrative, funzioni di protezione del kernel,il menù start,la sfera,la trasparenza e molte altre. La scheda grafica è di ultima generazione, il desktop è composto utilizzando le funzioni di accelerazioni grafiche della GPU. In questo modo ogni finestra è composta da due texture triangolari, e sono possibili avanzati effetti grafici ed animazioni senza occupazioni di CPU. Funzionalità simili sono presenti da tempo in Mac OS X di Apple e nelle varie versioni GNU/Linux, tramite programmi come Compiz. La mancanza del nuovo file system WinFS, che doveva essere basato su SQL server, è invece parzialmente compensata da un sistema di indicizzazione dei file, limitatamente alle cartelle del profilo utente e a quelle aggiunte manualmente. Una delle funzionalità rimosse meno rimpiante è invece Palladium, l'implementazione del trusted computing di Microsoft. L'unico utilizzo di un eventuale chip TPM in Vista è la funzionalità BitLocker, che permette di crittografare in maniera trasparente un'interapartizione. Da segnalare, infine, uno stack TCP/IP completamente nuovo, che fornisce un supporto completo ad IPv6, la prossima generazione del protocollo Internet, che è abilitato di default insieme ad IPv4 ed è configurabile graficamente. Nei piani iniziali, tutto il sistema operativo avrebbe dovuto essere basato su WinFX, cosa che non è avvenuta in seguito al “reset” dello sviluppo del 2004. In ogni caso, questi componenti sono presenti nel sistema operativo e sarà solo questione di tempo perché lo sviluppo delle applicazioni Windows migri dalle API tradizionali al nuovo modello.
Windows 7
Windows 7 è il successore di Windows Vista, uscito il 22 ottobre 2009. Basato sul kernel di Vista, è una sua evoluzione, dato che ha un'interfaccia grafica simile, ma sono stati apportati molti miglioramenti che non sono apprezzabili ad un primo impatto, e supporto a nuove tecnologie, sia software, che hardware. Lo sviluppo è terminato, ed è disponibile sia in RTM per gli sviluppatori e aziende, sia in versione completa al pubblico. Windows 7 è un sistema operativo prodotto in varie versioni da Microsoft e destinato a tutte le tipologie di PC. È come detto commercializzato a partire dal 22 ottobre 2009. Per ulteriori informazioni, si rimanda alla voce di Windows 7.

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